Sentiero Rilke: itinerario d’autore, tra natura e poesia

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Il sentiero Rilke appartiene a quel genere di percorsi che è bene affrontare con la consapevolezza della storia che in qualche modo lo racconta, così da poter immergersi pienamente nello spirito che ne pervade il paesaggio e, perché no, immaginarsi storie e accadimenti, passioni e struggimenti delle vite che lo hanno attraversato.

Il sentiero collega le località di Duino e Sistiana, in provincia di Trieste: un percorso di poco più di due chilometri inserito nella riserva naturale regionale delle Falesie di Duino, unico esempio di scogliere alte dell’Adriatico Settentrionale,  che offre una spettacolare e abbagliante testimonianza del paesaggio carsico con i suoi bianchi ciglioni calcarei a picco sul mare.

RILKE, UN POETA SENZA TEMPO

Ma come spesso accade il fascino di un luogo non è solo legato alla sua bellezza paesaggistica: e così il castello di Duino che domina con la sua posizione in cima ad uno sperone roccioso il golfo di Trieste, evoca la storia di una personalità sensibile e tormentata, quella di Rainer Maria Rilke, considerato uno dei massimi lirici tedeschi moderni, che soggiornò a Duino tra il 1911 e il 1912 e che dall’incanto di questi luoghi trasse l’ispirazione per le famose “Elegie Duinesi”, dieci componimenti di carattere filosofico che cercano di rispondere alle domande profonde dell’uomo sull’insensatezza e incomprensibilità della vita e sulla paura della morte. Proprio a Duino nella bellissima dimora, oggi visitabile, dei Principi della Torre e Tasso, il poeta fu ospite della principessa Marie, e iniziò a scrivere uno dei suoi grandi capolavori.

Nasce nel 1875 e muore a soli 51 anni: vita breve, ma piena ed estremamente intensa.

La vita di Rilke è una vita pellegrina: da Praga, città di nascita, a Vienna, Monaco, Berlino, Firenze, Viareggio, Varsavia, Mosca, Pietroburgo, Roma, Capri, Arles, Avignone, con le amatissime Parigi e Venezia. «Non avevo residenza fissa» scrive nel Testamento. Vagando di città in città, non si perdeva ma proseguiva la sua ricerca dell’Altrove.

All’inizio del Novecento a Duino dimorava la principessa Maria Thurn, di una nobilissima famiglia che nei secoli aveva fatto fortuna gestendo in tutta Europa i servizi di messaggeria postale. Maria era donna di grande bellezza, amante della cultura e della scrittura. Per Rilke aveva una passione in più e, forse, per proteggerlo dalla seduzione di altre donne, gli aprì le porte del suo castello. 

E in questa vita che corre e scorre, da una città all’altra, da un’amore ad un altro, Rilke si ferma a Duino e qui trova l’ispirazione per una delle sue opere massime.

Non  mi è difficile immaginare come questi luoghi, ieri come oggi, ispirassero una speciale sospensione del tempo, un’aria d’altri tempi, quei tempi lenti, quell’energia lieve e sottile capace di liberare emozioni e sentimenti in versi poetici. Si dice infatti che, a un tratto, Rilke udì una voce interiore suggerirgli alcuni versi di un componimento poetico che divenne poi la prima delle sue celebri elegie: «Se pur gridassi, chi m’udrebbe dalle gerarchie degli angeli?».

„Sii paziente verso tutto ciò

che è irrisolto nel tuo cuore e…

cerca di amare le domande, che sono simili a

stanze chiuse a chiave e a libri scritti

in una lingua straniera.

Non cercare ora le risposte che possono esserti date

poichè non saresti capace di convivere con esse.

E il punto è vivere ogni cosa. Vivere le domande ora.

Forse ti sarà dato, senza che tu te ne accorga,

di vivere fino al lontano

giorno in cui avrai la risposta.“

Rainer Maria Rilke (da Lettera ad un giovane poeta)

IL SENTIERO RILKE, TRA BELLEZZA E SUGGESTIONE

E così, con questa storia che attraversa i miei pensieri, mi incammino nuovamente dopo tanti anni lungo il sentiero. E’ un percorso agevole, intervallato da panchine che invitano a pause di riposo e di riflessione; si cammina agevolmente tra pietre scolpite dal tempo, levigate dalle piogge, tra uccelli che partono ed altri che arrivano, fra pini, lecci, arbusti, fra i profumi della macchia mediterranea e orizzonti blu a perdersi.

Qui la natura alterna le sue molteplici identità fra la bellezza dei panorami senza confini a strapiombo sul mare e il contrasto con gli scenari di pietra circostante: ghiaioni, pietraie,  rocce che sembrano sculture levigate dal tempo.

Attraverso il sentiero cercando di trattenerne il massimo, dagli orizzonti ai colori, dai silenzi ai suoni della natura: l’idea che il poeta Rilke sia stato qui, lungo il sentiero della falesia che sto percorrendo, mi restituisce un punto di vista nuovo; quella fragilità delle cose che ha celebrato e sofferto attraverso le sue opere trova in questi luoghi e nella strepitosa bellezza del mare di Trieste un senso nuovo, legato all’importanza del qui e ora, l’unico momento reale che esiste. Eterno e inafferrabile.

„Spesso le esperienze che viviamo non si possono esprimere a parole e quindi chi pretende di raccontarle incorre fatalmente in errori.“

Rainer Maria Rilke – Le storie del buon Dio. 

COME RAGGIUNGERE IL SENTIERO RILKE

Si può intraprendere la passeggiata fiancheggiando il campeggio dietro allo slargo sopra la baia di Sistiana, dove si trovano il Centro di Promozione Territoriale dell’ex Provincia di Trieste, oggi UTI Giuliana – Julijska MTU e lo IAT del Comune di Duino-Aurisina, in alternativa partendo dal Collegio del Mondo Unito di Duino. Il sentiero non presenta particolari difficoltà di percorrenza, si mantiene in quota con brevi tratti in discesa o salita. Occorre prestare attenzione  in alcuni punti per la presenza di rocce sporgenti e di strapiombi comunque segnalati e protetti da opportune barriere.

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