
Non si può essere un vero friulano, amante della montagna e perdipiù avere radici carniche e non essere mai stato sul Monte Coglians. E così, a 28 anni, ho provato l’indimenticabile esperienza di ammirare l’alba più bella della mia vita sorgere dalla vetta più alta in regione.
Armate di pila frontale, una buona scorta di cioccolata e un elmetto, la sera del 20 agosto 2016 io e mia sorella Elisa abbiamo sfidato il maltempo, incamminandoci alla volta del Rifugio Marinelli, dove ci saremmo dovute incontrare con un gruppo di iscritti all’iniziativa CAI “Alba sul Monte Coglians”.
“E la luna bussò, alle porte del buio…”
Ricordo che quel giorno amici e familiari ci avevano prese in giro – con tutta la pioggia e la nebbia scese quel giorno saremmo state fortunate ad arrivare in Malga Moraretto (evidentemente sottovalutavano la nostra tenacia)! E in effetti, appena parcheggiata la macchina al Rifugio Tolazzi, una splendida luna piena ci ha accolte aprendoci la strada verso l’alto.
Arrivate al Marinelli, e rigenerate dal caffé che la generosa Caterina ci aveva lasciato nella sala da pranzo del rifugio, abbiamo incontrato i nostri compagni di viaggio e la guida Riccardo Del Fabbro, che armati di elmetti abbiamo seguito in un mistico e contagioso silenzio.

Foto di Mauro del Missier

Foto di Mauro del Missier
Giochi di luce, magia di montagna
Confesso che dai racconti di amici il famoso “ghiaione” mi incuteva un po’ di timore, non mi quadrava molto quel ritornello “preparati a fare un passo avanti e poi due indietro“.
Una volta partiti, la notte e il passo lento ma costante di Riccardo hanno fatto la loro parte, e scanditi dai colori del cielo, che da fitto e pesto si schiariva lentamente, anche i passaggi più ripidi e difficoltosi sono stati sorpassati con relativa serenità. E così, passo dopo passo, squarcio dopo squarcio, la vetta si è lentamente scoperta. La nebbia della giornata aveva lasciato spazio a un meraviglioso cielo stellato che si faceva sempre più chiaro.
La cima del Coglians si è mostrata ai nostri occhi all’insù pochi istanti prima che il sole iniziasse a sorgere. E così, una curva dopo l’altra, abbiamo intravisto prima la famosa campana e poi il fumare dei termos di chi ci aspettava già in cima rigenerandosi con un caffè bollente.
Il Monte Coglians ci ha fatto il regalo più bello che potessimo immaginare di ricevere: proprio appena arrivate in cima, infinite sfumature di colori hanno iniziato a dipingere il cielo in un veloce cambiamento di luci, mostrandoci uno spettacolo della natura che mi ha lasciata senza fiato (e no, non era solo stanchezza!).

Foto di Mauro del Missier
La quiete e il silenzio di una giornata che prende vita
Siamo rimaste in vetta a contemplare la Bellezza delle nostre montagne e della nostra terra fino a mattino inoltrato. Posso dire con certezza che questa è stata l’alba più bella che abbia mai visto in vita mia. Quel senso di leggerezza che arriva dopo una lunga camminata, il cielo aperto davanti a noi, la quiete e il silenzio di una giornata che lentamente prende vita sono stati un regalo inaspettato.
Porto con me questa nottata come uno di quei segreti doni che solo la montagna sa fare, e poco importa se la stanchezza mi ha poi fatta scendere tra ruzzoloni e qualche sbadiglio, spero di poter rivedere presto quei colori e provare quella pace che il Coglians mi ha regalato.
Ascolta il silenzio
la tranquillità del mondo
basta poco per essere felici
ora esistiamo, ora siamo qui.
Fermati ogni tanto
fermati ad esistere
sono qui
per ascoltare il silenzio.(C.Florit)