Va’ dove ti porta il cuore: l’Albergo Diffuso di Vuezzis, balcone di Carnia

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Ci sono quelle persone capaci di toccarti il cuore con una stretta di mano vigorosa, quel tono di voce “da uno di casa” e quel modo di raccontarti la propria storia schietto e sincero. L’incontro con Paola, proprietaria dell’Albergo Diffuso di Vuezzis, piccola frazione nel comune di Rigolato, è stato proprio uno di questi.
 
Siamo arrivate a Vuezzis in un tiepido pomeriggio di aprile, incuriosite dall’allegria e dalla tenacia di Paola Di Sopra, conosciuta qualche settimana prima proprio in paese. E ci è parso il minimo raccontarvi la sua storia, un miscuglio perfetto di sentimenti, legame con le proprie radici e spirito di imprenditorialità.

Che cos’è l’Albergo Diffuso?

 
L’Albergo Diffuso nasce nel 1982 nella nostra regione dall’idea dell’architetto Carlo Toson e dell’intellettuale Leonardo Zanier con lo scopo di recuperare i tanti agglomerati abitativi colpiti dal terremoto del ’76 e ridare al contempo linfa vitale al turismo locale.

Il progetto prevede la ristrutturazione di antiche abitazioni, messe a disposizione dei turisti e della gente del posto. A supporto del villeggiante ogni comune ha allestito un punto di accoglienza che non dista mai più di 200 metri da ogni casa affittata, dove ricevere informazioni su eventi, attrazioni, località di interesse, ma anche noleggiare di attrezzatura e prenotare pasti.

Albergo Diffuso di Comeglians: il Bello a disposizione di tutti

 
Lo sapevate che l’Albergo Diffuso di Povolaro (frazione di Comeglians), che accoglie anche la struttura di Vuezzis, è stato il primo realizzato a livello nazionale? Dalla sua reception centrale, fulcro di coordinamento delle tante attività promosse, si snodano diverse strutture dislocate nelle frazioni di Maranzanis, Povolaro, Tualis e Vuezzis (questa facente parte del comune di Rigolato). Tutti gli alloggi messi a disposizione sono dotati di biancheria da letto e da bagno, TV, elettrodomestici e, in alcuni casi, sono pensati per ospiti con disabilità.
 
La struttura di Comeglians è nata dalla volontà della gente del posto (tra questi molti autoctoni ora residenti all’estero) di ridare vita alle abitazioni lasciate chiuse da tempo. Oggi i soci della cooperativa locale sono 25, e il lavoro viene spesso coadiuvato dall’appoggio dell’amministrazione comunale.

La storia di Paola Di Sopra, carnica per nascita, spirito libero per vocazione

 
Accolte a Vuezzis nel luogo emblema di ogni casa friulana, il Fogolâr (il cui pavimento, perfettamente restaurato assieme a tutta l’abitazione, è composto dalle stesse pietre poste originarie dell’abitazione, completata nel lontano aprile del 1893), Paola mi racconta con un filo di orgoglio ed altrettanta emozione la storia della sua grande famiglia.
 

“Questa era la casa del mio papà, ma né io né lui abbiamo mai vissuto qui. Sapere che oggi è mia e soprattutto è a disposizione dei turisti mi rende appagata, felice.”

E vengo così a conoscenza di una storia incredibile. Il padre, Ottavino, era stato partorito lontano dal paese perché “concepito al di fuori del matrimonio”. Per evitare il disonore della famiglia, la nonna di Paola, Maria Angela Di Sopra, era stata costretta a scegliere tra l’abbandono del nucleo famigliare assieme a tutti i suoi figli e il disconoscimento di quello illegittimo, optando per la seconda e dolorosa scelta. Ottavino venne così abbandonato sulla strada centrale del paese e cresciuto da una famiglia di Gracco. Diventato uomo e dopo anni di emigrazione, Ottavino riuscì a sposarsi, mettere su famiglia e costruire la sua prima casa, proprio a Vuezzis, rifiutando di riallacciare i contatti con quella famiglia che a suo tempo lo aveva rifiutato. È stata proprio Paola, anni dopo, a riscattare una casa ormai provata dagli anni, in quanto legittima erede, per un beffardo (e saggio) scherzo del destino.
 

“E’ stato un grande riscatto poter riprendere quello che a mio padre è stato tolto, un tetto famigliare. Penso gli spettasse, dopo una vita di privazioni affettive, è stata una sorta di riscatto nei suoi confronti, lui, vittima innocente della moralità di un tempo. Non sono mai riuscita però a sentire questo posto come casa mia, non ci ho mai trascorso una notte, pertanto ho pensato che la cosa più saggia potesse essere ristrutturarla e metterla a disposizione di altre persone, ridandogli così vita e dignità. E così è iniziato il percorso di ristrutturazione con i fondi dell’Albergo Diffuso.”

Oggi questa splendida abitazione, posta proprio sopra la chiesetta di San Niccolò di Vuezzis, nel cuore di questo splendido paesino, svetta fiera proprio come la sua proprietaria. La si riconosce subito dall’insegna al suo ingresso e dalla religiosa cura dei suoi dettagli, merito dell’instancabile e minuzioso lavoro di Pietro, marito di Paola, e dal buon gusto di sua moglie.
 
L’edificio consta di due appartamenti: il primo, posto su due piani (accessibili tramite scale pensate anche per disabili), è la ristrutturazione delle vecchie stanze di famiglia, con cucina e fogolâr al piano terra e due camere e bagno al primo piano.
Niente è lasciato al caso: dalle foto di famiglia ai maestosi letti impeccabilmente ristrutturati accostati ad oggettistica di design come lampade trasparenti e borse portaoggetti in panno. Il secondo piano, invece, è un tripudio di modernità e bellezza, un grande open space mansardato pensato per “coccolare” i suoi ospiti: dalla cucina a vista sul balcone, con una visuale sulle creste del Monte Talm e del Monte Peralba, alla grande tavola in legno dove sedere in compagnia, fino al giradischi e ai dipinti ad acquerello di Ottavino.

Vuezzis, Gracco, Stalis, Givigliana: frazioni da scoprire

Concludiamo la nostra chiacchierata con Paola e Pietro con una passeggiata lungo la strada che in pochi minuti a piedi porta da Vuezzis alla frazione di Stalis. In questo terrazzo abbarbicato sui monti, che dall’alto saluta Rigolato e la Val Degano, pare il sole non si decida mai a tramontare, regalandoci tiepidi raggi irradianti anche alle sei del pomeriggio.
E Paola e Pietro sono due voci altrettanto instancabili; gli annedoti riguardanti la ristrutturazione della casa, la vita di paese, l’accoglienza ai turisti si susseguono uno dopo l’altro, e noi rapite ascoltiamo silenziose:

“Non è semplice fare della promozione da queste parti. Purtroppo le autorità locali non sempre ci supportano come vorremmo. Ad esempio, abbiamo chiesto da tempo un intervento sulla strada che porta a Vuezzis. Ma non demordiamo, se Maometto non va alla torre, la torre va a Maometto, questo significa che i turisti li andiamo a prendere noi in piazza a Rigolato!”.

 
“Ho trascorso tutta la vita a Udine, lavorando per le Poste Italiane. Sono sempre stata uno spirito libero, i miei genitori sognavano per me la carriera forense, mia madre mi ha sempre seguita nello studio e nelle mie passioni. Oggi, in pensione, ritorno spesso nella mia terra, coltivo passioni come la storia dell’arte, la musica e la mia casa, dove accolgo clienti nuovi e fidelizzati. Vuezzis è significato per me una sorta di innamoramento maturo, con le mie radici, con qualcosa che forse per troppo tempo ho tenuto lontano.”
 
Paola ha una luce negli occhi, quella luce di chi ha trovato la sua strada, che seppur dissestata, percorre con una passione travolgente e un carisma invidiabile, consapevole del valore della sua terra e delle sue origini. Grazie Paola e grazie Pietro per averci aperto le porte di casa vostra e averci fatto scoprire questo stupendo paese baciato dal sole!
 

Come arrivare a Vuezzis

Partendo da Udine, prendere l’autostrada A23 seguendo poi l’uscita per Tolmezzo. Da qui, seguire le indicazioni per Villa Santina, e attraversare tutta la Val Degano. Una volta arrivati a Comeglians, proseguire dritto fino a raggiungere Rigolato. In paese, sulla destra troverete delle indicazioni che portano verso le frazioni di Vuezzis, Stalis e Gracco.

Dalla montagna mi sono sentito compreso, ascoltato, degnato di attenzione. Qualche volta anche spintonato, ma sempre dopo essere stato avvertito.
(M. Corona)

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